Il mondo della rubinetteria: l’outfit dell’ottone

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Oggi parliamo del vasto mondo della rubinetteria in ottone: vasto perché si tratta del materiale più usato per la produzione di miscelatori, soffioni e altro ancora. 

La produzione, dal punto di vista geografico, è circoscritta soprattutto alla zona tra Novara e Varese, con molte aziende localizzate attorno al Lago D’Orta. Questa zona è storicamente famosa per la lavorazione dei metalli, dove dalla fine dell’800 molti artigiani hanno iniziato a produrre valvole e rubinetti in ottone, dando vita così a una fiorente produzione di articoli che oggi viene annoverata tra le eccellenze italiane. Riconosciuta a livello internazionale come un punto di riferimento per qualità, design e innovazione, ha persino ispirato la creazione del Museo del Rubinetto.

L’evoluzione dei miscelatori

Nell’immaginario collettivo il miscelatore da bagno o da cucina è sempre stato cromato, dove l’ottone veniva immerso in un bagno (galvanico) di cromo in grado di formare la classica superficie lucida, la cui funzione era principalmente quella di proteggerlo dall’ossidazione causata dall’aria.

rubinetteria in ottone

Nel tempo (nello specifico dal 2015\2016) il miscelatore in ottone ha subito un’evoluzione importante, soprattutto dal punto di vista estetico, grazie all’avvento delle finiture colorate che dal nero (primo colore per eccellenza) si è spostata verso tonalità più sgargianti. Il miscelatore, da semplice indispensabile accessorio, ha avuto la possibilità di diventare un vero e proprio complemento d’arredo di primaria importanza estetica. 

La scelta del colore e del design della rubinetteria è fondamentale qualora volessimo curare il profilo estetico del bagno considerando ogni piccolo dettaglio. La produzione dei miscelatori colorati richiede diverse tecniche: si va dal PVD (acronimo di Physical Vapor Deposition) dove l’oggetto posto in un ambiente sottovuoto viene rivestito da un sottile strato di metallo, fino ad un mix di sistemi produttivi denominato ASP (Advance Superfinish Process) frutto di una tecnologia della ditta Fir Italia; questa tecnica conferisce colori più brillanti con superficie anti impronta e una resistenza altissima all’usura (testato in laboratorio a 1000 ore di nebbia salina).

rubinetteria in ottone
Qui vediamo una lavorazione artigianale presso i laboratori Fir.

La problematica spesso rintracciabile nella pulizia quotidiana di un miscelatore è il calcare. Quando si abita in una zona con un’acqua cosiddetta “dura” questa può diventare un problema, in quanto l’acqua evaporando lascia un deposito di carbonato di calcio (calcare) che va a incrostare le superfici con cui si trova a contatto. Esistono in commercio molti prodotti liquidi a base acida in grado di “sciogliere” questi depositi di calcare, tuttavia l’utilizzo prolungato potrebbe danneggiare seriamente la finitura (colore oppure cromatura) del miscelatore. Il nostro consiglio, quindi, è usare ove possibile prodotti naturali (come l’aceto), oppure fare molta attenzione nell’utilizzo dei prodotti anticalcare e di non aspettare che l’incrostazione aumenti di spessore, ma agire settimanalmente in modo da evitare un’esposizione prolungata ad agenti corrosivi e potenzialmente dannosi.

Conclusioni

Terminato questo articolo si può dire che adesso abbiate sicuramente più informazioni a vostra disposizione per un’adeguata valutazione della rubinetteria più adatta ai vostri bagni, con un occhio più attento a finiture e colori: adesso è tempo di scegliere.

Se avete bisogno di supporto per i vostri progetti, gli esperti del nostro team rimangono a vostra completa disposizione. Contattaci oggi e insieme iniziamo a dare forma alle vostre idee!

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